lunedì 28 gennaio 2008

Il governo istituzionale è una necessità

La caduta del governo è stata rappresentata come la crisi della politica, della casta. Tra telegiornali, salotti della tv, inchieste, ecc. ho capito che il governo è caduto perché Mastella ha ritirato l'appoggio al governo per motivi credo politici.


L'opposizione dal canto suo invece punta il dito contro la disomogeneità della coalizione di governo come sostenuto dal presidente di An, e sulla guerra "democratica" interna al Pd. Queste dovrebbero essere, a rigor di logica, le principali motivazioni, naturalmente opinabili.

Credo che le cause responsabili siano tutte e nessuna. Il vero nocciolo della questione è rappresentato dal "porcellum" da questo bipolarismo completamente sbagliato. Non avrei scommesso neanche un euro che questo governo sarebbe durato cinque anni, è impossibile camminare sul filo del rasoio per troppo tempo, prima o poi ti tagli.

La legge elettorale è fondamentale per disegnare l'assetto del sistema partitico. Siamo tutti convinti che il miglior sistema è quello bipolare, o meglio ancora, tripolare. Ma per un giusto ed equilibrato bipolarismo abbiamo bisogno di una giusta ed equilibrata legge elettorale. L'attuale legge crea ingovernabilità e squilibri (Prodi docet), mentre quello che serve all'Italia è un bipolarismo che crei, al contrario stabilità, è fondamentale. Stabilità significa portare avanti il programma di governo, assicurarsi che gli obietti prefissati siano raggiunti, ed infine, che i cittadini siano in grado di valutare in rapporto ai costi e benefici.

L'antipolitica, con questa legge, avanzerà nuovamente tra i cittadini. In un clima teso nel quale viviamo oggi, dove la rabbia per la crisi economica e sociale si mescola alla disaffezione per la stessa politica, i partiti presenteranno agli elettori una bella scheda con tutti i nomi dei candidati già decisi. Ecco nuovamente la casta, gli amici degli amici che decidono chi prenderà oltre diecimila euro al mese. Il paese è spaccato anche sul governo istituzionale o sul voto anticipato, almeno secondo i sondaggi più seri.
Senza alcuno spirito di responsabilità il centro destra spinge per andare al voto anticipato, per cercare di cavalcare il clima di insoddisfazione verso l'ex governo di centrosinistra, pensando di avere la vittoria in tasca.

Il governo istituzionale, ed una nuova legge che restituisca stabilità ed equilibro è una necessità.
Mentre a Roma cade il governo, nel Mezzogiorno cade la responsabilità, l'etica della stessa politica, e si rialza la questione morale. Tanto cara al centrosinistra, fu sollevata da Enrico Berlinguer, una ventina d'anni fa. Ancora oggi più viva ed attuale che mai.
Gli interessi della politica e le sue prerogative superiori al diritto, all'accertamento del reato, al giusto e sacrosanto obbligo della magistratura di promuovere l'azione penale, sancito dalla stessa carta costituzionale. La magistratura, di cui si è fatta di tutta un'erba un fascio, accusata di essere una casta, di non essere rispettosa dei diritti dei cittadini, di distruggere le legali ed etiche scelte dei partiti di fare clientelismo. La casta, quindi non può essere giudicata. Per fortuna, secondo i sondaggi, i cittadini hanno fiducia dei magistrati a dispetto della politica.

Chiunque è innocente fino a prova contraria, fino a quando non sarà giudicato e condannato da un tribunale terzo ed imparziale, fino a quando non avrà svolto tutti i gradi di giudizio. Ma l'etica ed il rispetto per i cittadini presuppongono che chi dovrebbe tutelare gli interessi generali, e sia stato condannato a soli cinque anni per "appoggio esterno" alla mafia rimanga ancorato alla sua poltrona, tranquillo, in attesa dei prossimi gradi di giudizio quando il suo mandato sarà orami concluso, a causa delle lentezza della stessa giustizia.

L'attuale classe politica, figlia o sopravvissuta di quella della prima repubblica, condannata dalla magistratura e dallo stesso popolo italiano (vedi referendum), non ha saputo e non vuole cambiare, rinnovare. L'età media dei nostri amministratori è la più vecchia d'Europa.
Da giovane studente un pò qualunquista scrissi su un muro: l'Italia è una repubblica fondata sulla disoccupazione, la sovranità appartiene alla partitocrazia, che la esercita nelle forme e nei limiti della corruzione.

(pubblicato per e da Aprileonline.info)

Nessun commento:

Posta un commento

I Magliari di Francesco Rosi con Sordi e Salvatori

I Magliari è un film che a prima vista sembra leggero, eppure è complesso, profondo, che impegna. Un film che ti fa alternare pensieri e ri...