giovedì 6 dicembre 2018

Una vita difficile di Dino Risi con Alberto Sordi

Una vita difficile inizia durante il secondo conflitto mondiale, nell'Italia centro-settentrionale, dove il giovane giornalista partigiano Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) intrattiene una relazione amorosa con la figlia di un albergatore della zona, Elena Pavinato interpretata dalla magnifica Lea Massari.

Dopo la guerra, Silvio Magnozzi è giornalista per il Lavoratore, un piccolo giornale che a stento gli consente di vivere. Vive un continuo conflitto interiore tra le sue idee e la necessità di sopravvivere fino a quando non gli arriva una proposta di lavoro da parte di un noto industriale che vuole evitare una inchiesta scomoda.


Il Magnozzi, pur avendo un figlio in arrivo, decide di proseguire con l'inchiesta scomoda pur di lottare per la classe operaia, tuttavia l'esito infausto della causa lo porterà ad una condanna con la condizionale. Le disgrazie non finiscono qui e in seguito all'attentato a Togliatti si ritroverà processato per sedizione con la condanna a due anni di carcere.

Il rientro nella vita civile non è facile, tra le pressioni della moglie per farlo studiare e diventare architetto e il richiamo alla lotta ideologica da giornalista e scrittore. Sceglie quest'ultima strada e con essa la separazione dalla moglie che rivedrà dopo due anni. A Viareggio, dove Elena cresce il figlio, cerca di recuperare i contatti ma l'esito sarà infausto a causa della scarsa affidabilità lavorativa.

Il nostro protagonista ritornerà nella cittadina natia di Elena in occasione del funerale della mamma presentandosi con l'auto nuova e il vestito elegante. Silvio ha scelto la strada del compromesso iniziando a lavorare per l'odiato industriale come segretario. Tuttavia le umiliazioni non mancano e in occasione dell'ultima denigrazione personale Silvio darà un bel ceffone all'imprenditore.

Una vita difficile è un film che in sostanza non fa ridere. L'Albertone nazionale è carismatico, testardo e sui generis, ama Elena ma deve fare i conti con uno stipendio misero e la necessità di portare un piatto a tavola.

E' la prima volta che vedo Lea Massari, è un'attrice che mi ha dato tante emozioni, straordinariamente brava e profonda.

Simpatica la comparsa di Vittorio Gassman ed un grande Claudio Gora nei panni del commendator Bracci.

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